Petrolio Analisi fondamentale del 20 aprile, Previsioni

Updated : 20 apr 2017, 09:42 UTC3min read
Nella giornata di mercoledì, reagendo ai dati pubblicati dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia), il greggio si è mosso in ribasso. Tuttavia, il declino del prezzo era atteso da giorni, poiché erano svanite le causa del rialzo. L’azione del prezzo della giornata di ieri ha rappresentato l’acme di
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Nella giornata di mercoledì, reagendo ai dati pubblicati dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia), il greggio si è mosso in ribasso. Tuttavia, il declino del prezzo era atteso da giorni, poiché erano svanite le causa del rialzo.

L’azione del prezzo della giornata di ieri ha rappresentato l’acme di un rialzo destinato a concludersi. Ancora una volta, gli hedge fund e quelli che investono in materie prime avevano accumulato un’enorme quantità di posizioni in attesa di un evento ignoto. Ancora una volta, tali soggetti sono usciti dal mercato tutti insieme, innescando una rottura del 3,78%, il ribasso più forte dall’8 marzo.

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La continuazione delle vendite dipende da come i trader reagiranno alla zona tecnica di ritracciamento compresa tra i 50,86$ e i 50,09$. La risposta dei trader dirà, infatti, se i compratori stanno rientrando nel mercato a prezzi più convenienti o se i venditori intendono esercitare maggiore pressione per riportare il prezzo al di sotto della soglia psicologica dei 50,00$.

Il Wti con scadenza a giugno ha chiuso a 50,85$, in ribasso di 2,00$ ossia del 3,78$. Il Brent con scadenza a giugno ha terminato la sessione a 52,93$, in ribasso di 1,96$ ossia del 3,57$.

Grafico giornaliero del Wti con scadenza a giugno 

Nella giornata di mercoledì, l’Eia ha annunciato che, durante la settimana conclusasi il 14 aprile, le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 1 milione di barili. Il dato è lievemente inferiore alle previsioni. Tuttavia, un inatteso aumento delle scorte di benzina ha sorpreso i mercati, facendone uscire gli investitori long e innescando una massiccia liquidazione.

Un paio di fattori di ribasso si sono manifestati insieme per incoraggiare gli investitori long a riconsiderare le loro posizioni. In primo luogo, la riduzione delle scorte di greggio non è stata tanto ampia quanto atteso. In secondo luogo, in attesa del picco della summer driving season, si è registrato un netto incremento della capacità di utilizzazione delle raffinerie. Essenzialmente, ciò significa che, nel breve periodo, i prodotti della raffinazione dovrebbero aumentare, facendo crescere le scorte.

Inoltre, la produzione giornaliera degli Stati Uniti è aumentata a 9,25 milioni di barili al giorno, rappresentando un ulteriore motivo per attendersi prezzi inferiori. Il rapporto dell’Eia ha, infine, mostrato che le scorte di greggio degli Stati Uniti ammontano a 532,3 milioni di barili, soltanto 3 milioni in meno rispetto al picco raggiunto a marzo.

Grafico giornaliero del Brent con scadenza a giugno

Attualmente, le discussioni sulla proroga dell’accordo dell’Opec per la riduzione della produzione potrebbero stabilizzare il prezzo. Tuttavia, non credo che le notizie sui negoziati siano sufficienti a segnalare una ripresa della tendenza al rialzo.

Come ho precedentemente affermato, i trader presteranno attenzione a come il mercato risponderà al ritraccimento dal 50% al 61,8% del recente rialzo. Non credo che, qualora venisse annunciata un’estensione dell’accordo dell’Opec, il greggio sarebbe in grado di tornare a muoversi in rialzo. Inoltre, il vertice dell’-Opec si terrà soltanto il 25 maggio. Ciò considerato, tutte le notizie sulla proroga dell’intesa prima del vertice sono soltanto chiacchiere. I rialzi potrebbero essere innescati dalle coperture short, dalla liquidazione delle posizioni o da nuove opportunità di andare short.

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