Analisi fondamentale giornaliera del prezzo del gas naturale – Il rapporto dell’Eia potrebbe provocare un incremento della volatilità, ma i venditori continuano a controllare il mercato

Published: 3 ago 2017, 08:09 UTC2min read
Nella giornata di mercoledì, il gas naturale ha continuato a consolidare su entrambi i lati del minimo principale dei 2,800$. I trader long si stanno ancora riprendendo dal netto ribasso subito durante la sessione di lunedì, quando il gas naturale è crollato a minimi non raggiunti da mesi. Alcuni venditori
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Nella giornata di mercoledì, il gas naturale ha continuato a consolidare su entrambi i lati del minimo principale dei 2,800$. I trader long si stanno ancora riprendendo dal netto ribasso subito durante la sessione di lunedì, quando il gas naturale è crollato a minimi non raggiunti da mesi. Alcuni venditori short stanno riscuotendo i profitti o chiudendo le posizioni.

Il gas naturale con scadenza a settembre ha raggiunto i 2,811$, muovendoi in ribasso di 0,008$ ossia dello 0,28%.

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Non si segnalano mutamenti nelle previsioni meteorologiche che, all’inizio della settimana, hanno trascinato il gas naturale a minimi non registrati da aprile. Ora, l’attenzione dei trader si concentra sul rapporto sulle scorte che l’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia) pubblicherà nella giornata di giovedì.

Il documento potrebbe provocare una reazione ambivalente e volatile. Tuttavia, non dovrebbe manifestarsi alcun notevole cambiamento nella tendenza.

Grafico giornaliero del gas naturale con scadenza a settembre

Previsioni

Il rapporto dell’Eia dovrebbe mostrare un incremento delle scorte nella settimana conclusasi il 28 luglio pari a circa 2,2 miliardi di piedi cubici.

Nella settimana precedente, l’aumento delle scorte è stato di 17 miliardi di piedi cubici. Nello stesso periodo del 2016, si è registrato, in vece, un declino di 6 miliardi di piedi cubici. Infine, la media quinquennale mostra un incremento di 44 miliardi di piedi cubici.

Attualmente, secondo l’Eia, il totale delle scorte di gas naturale raggiunge i 2,990 trilioni di piedi cubici. Il dato è del 9,2% inferiore a quello dello stesso periodo dello scorso anno, ma supera del 3,7% la media quinquennale per la settimana del 28 luglio.

Le previsioni meteorologiche continuano a segnalare un calo delle temperature al di sotto dei valori normali, che potrebbe proseguire per tutta la prima metà di agosto.

Nel breve periodo, non vi è  nulla che permetta di ipotizzare un imminente rialzo. Pertanto, sono del parere che il mercato rimarrà sotto il contro di alcuni venditori short particolarmente forti. Ciò potrebbe significare che ogni rialzo si scontrerà con l’opposizione dei venditori, impedendo un’inversione di tendenza.

Per quanto concerne il lungo periodo, rimango ottimista. A meno di un netto incremento della produzione e di scorte superiori alla media, ritengo che, con l’avvio dell’inverno e l’aumento della domanda di gas naturale per il riscaldamento, il prezzo potrebbe muoversi in rialzo. Ciò considerato, potrebbe essere saggio iniziare a seguire i contratti con scadenza a lungo termine.

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