Analisi fondamentale settimanale sui prezzi dell’oro – I trader sono in attesa delle dichiarazioni del presidente della Fed, Powell

Durante la scorsa settimana, l’oro è sceso toccando la quotazione più bassa dall’11 ottobre, la vendita è stata alimentata da un rafforzamento del dollaro USA, da una politica aggressiva della Federal Reserve statunitense e da una maggiore richiesta di asset di rischio maggiore. Inoltre, prendendo in oggetto il clima generale del mercato delle materie prime, si è registrata una brusca frenata dei prezzi del greggio che ha spinto il mercato al ribasso a poco più di un mese dal raggiungimento dell’apice degli ultimi quattro anni.

La scorsa settimana, i future Comex Gold di dicembre si sono attestati a 1.208,60$, perdendo 24,70$ con un -2,00%.

Dopo che la Federal Reserve USA, pur mantenendo il suo atteggiamento di restrizione monetaria, ha lasciato invariato il tasso di interesse in riferimento al dollaro, la banconota verde è salita alla quotazione massima degli ultimi 16 mesi contro un paniere delle principali valute.

Sebbene la banca centrale abbia mantenuto i tassi stabili, come ampiamente previsto, le dichiarazioni sulla politica monetaria hanno riaffermato l’intenzione di un altro rialzo dei tassi a dicembre, il quarto dell’anno. L’idea è supportata dal CME FedWatch tool, che indica un’aspettativa sul rialzo da parte dei trader al 75,8%, rispetto al precedente 71,1%

Tassi di interesse più elevati continuerebbero a rendere il dollaro statunitense un investimento interessante nonché un ottimo bene rifugio a causa delle persistenti preoccupazioni sulla disputa commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina e la crescente volatilità dei mercati azionari globali.

Previsioni

I future Comex Gold di dicembre si sono attestati su una posizione che gli consente di testare una zona chiave di supporto tecnico del grafico settimanale. Il rally, da agosto a ottobre, ha formato un intervallo tra i 1.167,10$ e i 1.246,00$, la rispettiva zona dal 50% al 61,8% corrisponde a 1.206,60$ e 1.197,20$. La reazione dei trader in questa zona dovrebbe determinare la direzione del mercato durante la prossima settimana.

Una mossa sostenuta superiore ai 1.206,60$ sarà indice della presenza di acquirenti, se saranno scambiati sotto i 1.197,20$ sarà un segnale che la pressione delle vendite si sta rafforzando.

La scorsa settimana è stata caratterizzata fondamentalmente da un trend ribassista influenzato dalla Fed, probabilmente quest’andamento continuerà durante la prossima settimana fintanto che le dichiarazioni della Fed e i report economici continueranno a sostenere il piano della banca centrale sull’aumento dei tassi di dicembre.

Mercoledì, gli Stati Uniti pubblicheranno i loro ultimi dati sull’inflazione al consumo, il CPI dovrebbe attestarsi allo 0,3%, mentre il CPI core è previsto allo 0,2%.

Giovedì, verrà rilasciato il dato core sulle vendite al dettaglio, è atteso un aumento dello 0,5% con le vendite al dettaglio che dovrebbero salire dello 0,6%.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, terrà degli interventi mercoledì alle 23:00 GMT e venerdì alle 16:30 GMT. Lo scorso settembre rilasciò delle dichiarazioni su una politica monetaria aggressiva, e molti lo accusano di aver influito al forte declino di inizio di ottobre.