Dopo la sconfitta di Renzi, l’euro tocca un nuovo minimo degli ultimi venti mesi

Published: 5 dic 2016, 15:00 UTC2min read
Nella mattinata di oggi, durante la sessione asiatica, l’euro ha toccato un nuovo minimo degli ultimi venti mesi, con gli investitori che assimilavano la vittoria del No al referendum costituzionale in Italia. Nella mattinata di oggi, molti mercati asiatici si sono mossi in ribasso, come lo S&P ASX 200 australiano,
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Nella mattinata di oggi, durante la sessione asiatica, l’euro ha toccato un nuovo minimo degli ultimi venti mesi, con gli investitori che assimilavano la vittoria del No al referendum costituzionale in Italia.

Nella mattinata di oggi, molti mercati asiatici si sono mossi in ribasso, come lo S&P ASX 200 australiano, che ha perso lo 0,80%. Le perdite sono state limitate dal settore dei servizi di pubblica utilità, che ha guadagnato il 2,77%. In Nuova Zelanda, lo NZX è stato trascinato in ribasso dall’annuncio delle dimissioni del primo ministro John Key, che non si ricandiderà per un quarto mandato. Il dollaro neozelandese si è deprezzato contro quello statunitense. Alle 11:20 ora di Hong Kong, la coppia NZD/USD era a quota 0,7088, prossima al minimo della sessione di quota 0,7070.

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In Giappone, il Nikkei 225 ha perso lo 0,82% e, in Corea del Sud, il Kospi ha ceduto lo 0,25%. A Taiwan, il Taiex è rimasto piatto. Qualche giorno fa, il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha telefono al presidente di Taiwan, Tsai Ing, per porgergli le sue congratulazioni. La mossa ha provocato vive protese da parte della Cina.

In Italia, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha dichiarato che gli elettori hanno dimostrato un netto rifiuto della riforma costituzionale. Renzi riunirà il Consiglio dei Ministri nella giornata di oggi e rassegnerà le proprie dimissioni al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La vittoria del No provocherà instabilità politica e porterà a nuove elezioni in Italia. La questione riguarda più il possibile esito delle elezioni che la mancata opportunità di riformare la Costituzione. Per i mercati finanziari, la vera preoccupazione è rappresentata dalla possibile vittoria del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni, dato che questo partito intende indire un referendum sulla permanenza dell’Italia nell’Unione Europea. Tuttavia, in base all’ordinamento costituzionale italiano, i referendum abrogativi sui trattati internazionali sono inammissibili. A ogni modo, la possibilità di un referendum provocherà notevole volatilità sui mercati finanziari ove, al momento, va formandosi un premio importante.

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