EUR/USD Analisi Fondamentale Giornaliera – Previsioni per il 9 marzo 2018
Nel corso della giornata di ieri la coppia EUR/USD ha subito un netto calo, sofferente a causa della forza del dollaro su tutti i fronti. La valuta nordamericana è riuscita di nuovo a guadagnare terreno e questo ha contribuito ad arrestare l’avanzata dell’euro in direzione degli 1,25, almeno nel breve termine. In tarda giornata avremo i dati sull’occupazione NFP e questo dovrebbe mantenere in bilico il mercato per quanto riguarda la sua direzione nel breve termine.
Dollaro in salita
L’euro dà segnali di forza dall’inizio settimana mentre il dollaro è sembrato sulle difensive a causa della possibile introduzione di dazi da parte dell’amministrazione USA, intenzionata a imporre tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio. Una tale prospettiva ha alimentato il timore di una possibile guerra commerciale globale fra le principali potenze economiche e questa ha tenuto i mercati sulle spine e il dollaro sulle difensive.
Your capital is at risk
L’introduzione dei dazi è stata firmata appena ieri da Trump ma, nel momento fatidico, ci siamo accorti che il piano effettivamente approvato non era altro che una versione estremamente annacquata di quello originale, specialmente nei confronti dei paesi vicini, Messico e Canada. Il piano prevede inoltre l’apertura a possibili eccezioni per altri paesi e questo ha permesso a investitori e trader di tirare un sospiro di sollievo, che si è tradotto in un rafforzamento complessivo del dollaro.
L’euro ora si muove appena sopra la regione 1,23; intanto il mercato è in attesa di ulteriori dati, che coincidono con il rapporto NFP atteso in tarda giornata. Dei dati forti e positivi dagli Stati Uniti dovrebbero confermare l’ipotesi di un incremento dei tassi di interesse nel mese di marzo: il mercato continua a prevedere un totale di tre incrementi dei tassi nel corso dell’anno; d’altro canto, dei dati deludenti potrebbero comunque permettere un incremento dei tassi nel mese di marzo ma il mercato sarebbe costretto a ripensare il numero di incrementi nel corso dell’anno.