Euro Dollaro Alla Larga dalla Fascia di Consolidamento. Oggi Attenzione a Inflazione UE

Il cambio euro dollaro si sta mantenendo in fase di consolidamento intorno al livello di 1,1350 già da un paio di giorni, tentando di costruire un solido supporto in area 1,1330 per evitare nuovi ritracciamenti.

Allo stesso tempo, però, il livello principale di 1,14 appare adesso un po’ più lontano. Stesso discorso, chiaramente, anche per i massimi relativi recenti individuati in area 1,147 e sfiorati in data 14 Gennaio 2022. Il rischio di un ritorno all’ampia area di consolidamento tra 1,1270 e 1,1330 è invece sempre dietro l’angolo.

Stamattina alle ore 8:20 il cambio euro dollaro si trova esattamente a quota 1,1351 (+0,07%) mentre l’indice del dollaro statunitense si mantiene stabile intorno al livello di 95,5 punti, nonostante l’inflazione USA ai massimi da 40 anni.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Iniziando con lo scenario nettamente ribassista, dal livello di prezzo attuale sarebbe sufficiente un nuovo calo fino al supporto intermedio di 1,13 per permettere al cambio euro dollaro di testare il supporto principale ed eventualmente avviare un break-out ribassista in grado di riportare il Fiber verso la fascia inferiore del livello di consolidamento sopra citato, a 1,1270.

Se la pressione ribassista dovesse proseguire incontrastata, è già possibile ipotizzare un calo più ampio intorno al livello di prezzo di 1,1250 e poi verso i minimi relativi a 1,12.

Si ritiene però che, in un orizzonte temporale ristretto (su base settimanale), l’area di consolidamento possa limitare nuovi ribassi.

Lo scenario rialzista, invece, prenderebbe le mosse dal mantenimento del livello attuale di 1,1350 e da un graduale rialzo verso le resistenze intermedie a 1,1370 e 1,1390.

Il superamento di 1,14 potrebbe consentire al cambio euro dollaro di ritestare il livello di prezzo di 1,1450 ed eventualmente riportarsi verso il successivo a 1,1470.

Il calendario economico di oggi

Per la giornata di oggi, dopo i recenti dati statunitensi, sarà protagonista l’aggiornamento sull’inflazione nell’Eurozona, atteso nel primo pomeriggio.

Attenzione poi all’appuntamento settimanale con le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.

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