EUR/USD Analisi Fondamentale Giornaliera, Previsioni per il 18 Settembre 2017
Venerdì la coppia EUR/USD ha continuato a dare segnali di stabilità rimanendo all’interno della gamma di oscillazione senza minacciare movimenti in una direzione specifica – tutto ciò nonostante il calo del dollaro dovuto ai deludenti dati economici in uscita dagli Stati Uniti. Il dollaro complessivamente si è comunque mantenuto in quota contribuendo a mantenere la coppia forex all’interno della gamma di oscillazione.
EUR/USD all’interno della gamma
I dati economici più importanti dagli Stati Uniti in uscita venerdì sono quelli sulle vendite al dettaglio, al di sotto delle aspettative. Questo avrebbe potuto contribuire ad accrescere la pressione su un dollaro già tormentato in circostanze normali, ma nulla di ciò sembra essere avvenuto venerdì scorso. Il mercato non sembra per ora intenzionato a vendere il dollaro in quantità, poiché i dati dagli Stati Uniti, seppure incostanti, continuano a dare segnali di miglioramento. Nonostante i dati sull’indice dei prezzi alla produzione e sulle vendite al dettaglio di sotto delle aspettative, infatti, quelli sull’inflazione hanno superato le previsioni e, in una fase in cui negli Stati Uniti sono molti gli elementi in fase di sviluppo, occorre aspettare che si calmino le acque.
Your capital is at risk
Abbiamo infatti assistito alla ricerca di un compromesso con l’opposizione da parte di Trump per ottenere l’approvazione delle sue riforme, ci sono voci attorno a possibili successori alla presidenza della Federal Reserve, abbiamo notizie dalla Corea del Nord – che continua a costruire e testare i missili – e poi, questa settimana, abbiamo la riunione del FOMC. Una combinazione di tutto ciò contribuisce infatti a creare un quadro molto confuso per il dollaro e, in questo momento, è difficile capire se si tratti di uno scenario rialzista o ribassista. È questo che sembra contribuire a mantenere stabile il dollaro.
Nel resto della giornata, prevediamo una estensione della fase di consolidamento nonostante l’uscita di dati finali sull’indice dei prezzi al consumo dall’eurozona attesi nel corso della sessione di Londra. In settimana abbiamo poi la riunione del FOMC che probabilmente calamiterà l’attenzione dei mercati. Un comitato favorevole a una stretta monetaria dovrebbe favorire il dollaro nel breve termine.