Gas Naturale Analisi Fondamentale per il 20 Ottobre 2016 Previsioni

Mercoledì i trader long continuano ad abbandonare le posizioni rialziste reagendo alle previsioni meteo che indicano un aumento delle temperature e un ricorso limitato al riscaldamento. I future con scadenza a dicembre chiudono la sessione a $ 3,434, in ribasso di $ 0,071 (-2,03%). Si tratta della peggior chiusura giornaliera degli ultimi sette settimane.

Dietro la pressione di vendita ci sarebbe la combinazione di condizioni tecniche di ipercomprato e le temperature autunnali sopra la media. Recentemente i prezzi si sono impennati in vista di un inverno rigido e di un forte aumento della domanda, come verificatosi in estate a causa del caldo. Comunque, a quanto pare il rally era prematuro e destinato a dissolversi se non supportato da temperature sufficientemente basse da spingere i consumatori a ricorrere agli impianti di riscaldamento.

Per quanto riguarda le condizioni di ipercomprato, il recente rally ha catturato l’attenzione di importanti compratori speculativi. Quando però l’open interest è aumentato drasticamente, il mercato ha esaurito i compratori salendo in verticale.

PREVISIONI

Il momentum ribassista in chiusura fa pensare a un’estensione anche nella giornata di giovedì. I grafici indicano che se i venditori riusciranno ad allontanarsi da 3,439 $, potremmo osservare un’accelerazione ribassista fino a 3,366 $, seguito da 3,334 $.

Guardando ai fondamentali, la pressione di vendita dovrebbe essere favorita dalle nuove previsioni metereologiche che indicano alte temperature persistenti.
Secondo i Servizi Meteo MDA, le temperature da 5°F a 15 °F sopra la norma dovrebbero espandersi e tra il 24 ottobre il 2 novembre copriranno metà del paese.

A premere sul mercato anche il timore che l’inverno possa non essere abbastanza freddo, dato il caldo di ottobre.

Giovedì, la Energy Information Administration USA rilascerà il suo rapporto settimanale sulle scorte. Si prevede un aumento di 72 miliardi per la settimana conclusasi il 14 ottobre. La settimana scorsa, si è registrato un incremento di 79 miliardi, sopra alle aspettative.

Nel complesso, la situazione domanda / offerta rimane leggermente ribassista; per spingere il mercato nella giusta direzione avremo bisogno di un fronte d’aria fredda non prevista. In data 7 ottobre, le scorte di gas sono pari a 3,8 miliardi di piedi cubi, l’1,5% sopra i livelli di un anno fa e il 5,4% al di sopra della media degli ultimi cinque anni.

Le previsioni del tempo dovrebbe bastare a spingere i prezzi in ribasso. Un accumulo di scorte più grande del previsto dovrebbe portare a un’ulteriore estensione della rottura ribassista.