Le Recenti Valutazioni delle Azioni Eni: Dopo la Trimestrale, si Prevede un Target di 20€
L’italiana Eni è stata recentemente oggetto di diversi report internazionali, in seguito alle sedute positive dovute al repentino recupero del petrolio.
Il rialzo del greggio ha infatti giovato a tutti i titoli petroliferi, ma Eni ha raggiunto momentaneamente il picco massimo di 16.69€, con un incremento dello 0.06% nell’istante in cui si scrive.
Your capital is at risk
Secondo alcuni analisti, la società potrebbe anche raggiungere i 20€ dopo la prevista “esplosione di volatilità” che si può già anticipare osservando attentamente i grafici delle ultime settimane.
Le azioni di Eni hanno infatti guadagnato il rating “buy” da parte di diversi broker internazionali, con un obiettivo di 18.65€.
Il Gruppo Goldman Sachs ha invece posto un obiettivo di prezzo di 20€, con un giudizio “buy”, mentre Sanford C. Bernstein ha fissato il target a 19 euro, suggerendo ancora una volta “buy”.
Meno spinto il parere di Royal Bank of Canada, che ha fissato il prezzo delle azioni a 18€, suggerendo un rating “neutral”. Ma ad andare effettivamente controcorrente è JPMorgan, che ha stabilito un prezzo di 16€ e ha suggerito il rating “sell” in un report pubblicato giorno 27 Luglio.
Nel complesso, la media internazionale difende comunque un rating “buy” con un prezzo tra i 18 e i 20 euro.
Dopo la diffusione dei risultati del secondo trimestre 2018 anche gli analisti di Mediobanca hanno alzato il prezzo obiettivo, fissato adesso a quota 21 euro, con il rating “outperform”.
La performance di Eni è stata infatti lodevole, con un utile netto a quota 1,25 miliardi di euro e 2,20 miliardi nel semestre. L’utile operativo adjusted è arrivato invece a 2,56 miliardi, in crescita del 152%.
Gli investimenti netti complessivi ammontano a 3,67 miliardi di euro nel semestre, e sono stati finanziati agevolmente dal flusso di cassa organico. L’indebitamento finanziario netto è stabile a 9,9 miliardi.
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato del gruppo, ha parlato di un trend di forte miglioramento della redditività che continua a proseguire dopo il primo trimestre, anche grazie all’ottimo risultato del business G&P, che integra il business del GNL con le attività upstream.