L’Oro Effettua una Correzione Verso gli Obiettivi

Published: 26 gen 2017, 10:09 UTC2min read
Oro
Ieri i prezzi del metallo aurifero hanno mostrato una correzione per il terzo giorno consecutivo e prevediamo che tale andamento proseguirà anche nei prossimi giorni, fino a raggiungere un primo obiettivo verso i 1190$, per poi arrivare anche verso i 1178$. Il dollaro statunitense si è stabilizzato negli ultimi giorni
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Ieri i prezzi del metallo aurifero hanno mostrato una correzione per il terzo giorno consecutivo e prevediamo che tale andamento proseguirà anche nei prossimi giorni, fino a raggiungere un primo obiettivo verso i 1190$, per poi arrivare anche verso i 1178$. Il dollaro statunitense si è stabilizzato negli ultimi giorni mostrando chiaramente un effetto sui prezzi dell’oro che hanno iniziato una fase di correzione dai 1220$ e ora il metallo prezioso viene negoziato appena sotto i 1200$, mentre scriviamo, continuando a mostrarsi debole. Come abbiamo già indicato in precedenza, ogni volta che i rischi globali recedono, i fondi vengono spostati dall’oro per essere investiti in beni più rischiosi quali le azioni, nella speranza di ottenere maggiori profitti. Questo è lo scenario che abbiamo visto nel corso degli ultimi giorni, con il mercato azionario che ha chiuso a livelli record, i rialzisti all’assalto e di conseguenza i prezzi dell’oro hanno iniziato la fase di correzione in ribasso. La nuova amministrazione statunitense sta guadagnando una maggiore fiducia da parte dei mercati, infatti stiamo assistendo a una corsa in rialzo dei mercati azionari e probabilmente vedremo un nuovo incremento della moneta statunitense; entrambi i fattori non giocano a favore dell’oro e, per questo motivo, siamo stati riluttanti nel consigliare qualsiasi posizione lunga sul metallo prezioso che prevediamo possa correggere i propri prezzi in ribasso in modo maggiore, se e quando il rafforzamento del dollaro statunitense si ripresenterà sui mercati.

I prezzi del petrolio hanno continuato a consolidarsi e vengono negoziati all’interno di una ristretta gamma di oscillazione, poiché i dati sulle scorte di greggio negli Stati Uniti hanno mostrato che le riserve si mantengono a livelli molto alti, comportando così una diminuzione degli effetti sui tagli delle estrazioni che sono stati concordati dagli altri produttori petroliferi. L’accordo prosegue secondo i piani stabiliti e ciò è stato confermato dai produttori stessi che stanno monitorando gli ulteriori sviluppi ma, se il livello delle scorte continua a restare alto, l’atteso rialzo dei prezzi petroliferi non si verificherà molto presto e sarà un ostacolo per i produttori. Più tempo prosegue tale situazione, maggiore sarà la pressione dei petrolieri per aumentare la produzione al fine di raggiungere i propri obiettivi economici, mettendo così a serio rischio la prosecuzione dell’accordo. Pertanto, i prezzi del combustibile quanto prima raggiungeranno il livello dei 60$, tanto meglio sarà per i produttori e anche per i rialzisti.

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Anche i prezzi dell’argento hanno mostrato una correzione negli ultimi giorni, in modo simile ai prezzi dell’oro, e tale tendenza è destinata a continuare anche nei prossimi giorni, in linea con le previsioni sull’oro.

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