Natural gas, Analisi Fondamentale Giornaliera – I prezzi si infiammano, ma per poco
I prezzi del Natural Gas sono arrivati a guadagnare quest’oggi il 2% per poi correggere di un punto percentuale prima dell’apertura dei mercati americani. I tori hanno raggiunto quota 2,60 dollari per MMBTU poiché le prospettive a breve termine sono tendenzialmente più favorevoli ad una risalita dei prezzi, in particolare grazie alle temperature eccezionalmente calde sulla costa Est la prossima settimana seguite da un rapido recupero e dal potenziale di una domanda di riscaldamento all’inizio della stagione.
I fondamentali sulle scorte restano al di sotto delle aspettative e troppo vicini alla media a 5 anni rispetto a quanto si credeva prima dell’inizio dell’estate. La build della settimana scorsa ha colto impreparati gli operatori che hanno pesato negativamente il dato sul mercato.
Your capital is at risk
Outlook sull’energia in prospettiva futura della Energy Information Administration pubblicato quest’oggi ha evidenziato come ci sarà entro il 2050 un aumento della richiesta di energia da parte dei consumatori stimabile a quasi il 50% in più rispetto alla domanda energetica attuale.
L’EIA ritiene inoltre che a guidare questa domanda sarà il settore industriale e che vi sarà un aumento del 300% di energia prodotta da fonti rinnovabili ed un aumento significativo dell’energia prodotta dall’utilizzo di gas naturale.
Previsioni
I modelli meteorologici sia europei che americani continuano a mostrare un Sud-Est degli USA più caldo di quanto ci si aspettasse con temperature al di sopra della media; questa alta pressione perdurerà fino ai primi giorni di Ottobre. A partire poi dalla seconda settimana è previsto un calo delle temperature.
Le temperature più calde hanno portato a prevedere consumi più elevati per questa settimana, cosa che ha consentito un rialzo dei prezzi sul mercato odierno. L’euforia durerà di certo poco in quanto i tori del NatGas non sono supportati ne dall’analisi tecnica ne dai fondamentali sulle scorte. Bisognerà che si arrivi al picco di quantità immagazzinata per l’inverno prima di trarre nuove conclusioni.