Petrolio Analisi fondamentale del 19 aprile, Previsioni

Published: 19 apr 2017, 07:47 UTC2min read
Nelle prime ore della sessione di mercoledì, il prezzo del greggio si muove in lieve ribasso. In attesa del rapporto settimanale sulle scorte dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, la cui pubblicazione è prevista per oggi, gli investitori stanno, infatti, rispondendo ai dati pubblicati nella tarda giornata di martedì.
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Nelle prime ore della sessione di mercoledì, il prezzo del greggio si muove in lieve ribasso. In attesa del rapporto settimanale sulle scorte dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, la cui pubblicazione è prevista per oggi, gli investitori stanno, infatti, rispondendo ai dati pubblicati nella tarda giornata di martedì.

Durante la sessione di martedì, il greggio ha toccato il minimo dal 7 aprile. La mossa ha contribuito a confermare i 54,14$ come nuovo massimo principale. Se le vendite dovessero continuare nella giornata di oggi, il petrolio potrebbe raggiungere i 52,00$. A mio parere, tale quotazione potrebbe costituire l’innesco di una netta correzione.

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Grafico giornaliero del Brent con scadenza a giugno

Al momento, gli hedge fund, quelli che investono in materie prime e gli speculatori detengono una gran quantità di posizioni long. Se la pressione di vendita dovesse continuare, si potrebbe assistere a una notevole liquidazione. Considerando la gamma di oscillazione principale compresa tra i 47,58$ e i 54,14$, il primo obiettivo al ribasso è rappresentato dalla zona di ritracciamento che va dai 50,96$ ai 50,09$.

Nella giornata di martedì, il Wti e il Brent sono stati trascinati in ribasso dall’eccesso di offerta globale che continua a pesare sul mercato. Inoltre, l’aumento della produzione negli Stati Uniti ha bilanciato un’inattesa riduzione delle esportazioni dell’Arabia Saudita.

Grafico giornaliero del Wti

Secondo l’Iniziativa per i Dati delle Organizzazioni Unificate (Jodi), le esportazioni dell’Arabia Saudita sono diminuite dai 7,7 milioni di barili al giorno di gennaio ai 6,9 milioni di barili al giorno di febbraio.

Tuttavia, il documento della Jodi ha, inoltre, mostrato che la produzione dell’Arabia Saudita è aumentata dai 9,75 milioni di barili al giorno di gennaio ai 10 milioni di barili al giorno di febbraio. Tale incremento origina dalla maggiore attività di raffinazione.

Nonostante la contrazione delle esportazioni, il petrolio saudita continuerà a raggiungere un mercato già saturo.

I dati dell’American Petroleum Institute (Api), pubblicati nella tarda giornata di martedì, hanno mostrato che il mercato degli Stati Uniti si trova ancora in eccesso di offerta.

Secondo l’Api, nella settimana conclusasi il 14 aprile, le scorte di greggio sono diminuite di 840000 barili, raggiungendo un totale di 531,6 milioni di barili, sempre prossimo al massimo storico. Grazie alla maggiore attività delle raffinerie, pari a 334000 barili, le scorte di benzina sono aumentate di 1,4 milioni di barili.

Nella tarda giornata di mercoledì, il rapporto settimanale sulle scorte dell’Eia dovrebbe rivelare una diminuzione pari a circa 1,0 milioni di barili, che sarebbe coerente con i dati dell’Api.

I rapporti dell’Api e dell’Eia rappresentano l’ “adesso”, l’azione del prezzo indica il “futuro”. A mio parere, gli investitori continueranno a vendere greggio, perché si aspettano una prosecuzione dell’eccesso di offerta nel breve periodo.

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