Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Il premio per le sanzioni all’Iran quasi spazzato via

Published: 25 mag 2018, 11:16 UTC2min read
La Russia potrebbe accrescere gradualmente la produzione dopo aver contenuto l’offerta dal 2017 insieme al cartello dei paesi produttori dell’OPEC
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Venerdì, poco prima dell’apertura delle piazze nordamericane, il petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e lo standard internazionale, il Brent, si muovono in netto ribasso.
Alle ore 10:10 GMT, i future sul WTI con scadenza a luglio si attestano a 69,39 $, in calo di 1,32 $ (1,87%); In calo anche i future sul Brent con scadenza a luglio che scendono a $ 77,30, in ribasso di $ 1,49 (-1,89%).

WTI luglio, grafico giornaliero

I prezzi sono scesi nella giornata di giovedì; i trader hanno infatti scontato l’eventuale aumento della produzione da parte dell’OPEC, il primo del 2016. Questa notizia compensa le interruzioni ai rifornimenti potenzialmente rialziste sia dal Venezuela che dall’Iran. A preoccupare i trader rialzisti, inoltre, è stato un aumento sostenuto delle scorte di benzina in vista della festa del Memorial Day negli Stati Uniti, che di solito segna l’inizio della stagione estiva.

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Brent luglio, grafico giornaliero

Previsioni

Venerdì il WTI e il petrolio greggio Brent sono sotto pressione perché i trader reagiscono alla notizia secondo cui la Russia potrebbe accrescere gradualmente la produzione dopo aver contenuto l’offerta dal 2017 insieme al cartello dei paesi produttori dell’OPEC. Il trend principale sul grafico giornaliero del WTI è ribassista con il mercato che attualmente sta testando una importante zona di ritracciamento tecnico a $ 69,84 – $ 69,11. Il mercato si muove a livelli di prezzo che non si vedevano da quando,l’8 maggio, presidente Trump annunciò nuove sanzioni contro l’Iran.

Il trend minore sul grafico giornaliero ha virato al ribasso con prezzi che si avvicinano rapidamente a una zona di ritracciamento di breve termine a $ 72,37. Potremmo assistere a un rimbalzo tecnico al primo test di questa zona, ma se fallisse, potremmo vedere un’ulteriore accelerazione al ribasso. La Russia ha accarezzato l’idea di porre fine alla produzione per diverse settimane; il ministro dell’energia Alexander Novak che giovedì ha dichiarato che le restrizioni sulla produzione di petrolio potrebbero essere “lievemente” alleggerite se a giugno i paesi OPEC e non OPEC vedranno un mercato del petrolio in equilibrio.

È probabile che i prezzi rimangano sotto pressione per tutta la sessione ora che l’intero premio per le sanzioni contro l’Iran è stato quasi spazzato via da aggressive vendite short e prese di beneficio. L’ondata di vendite non è del tutto inaspettata dato che i recenti dati governativi hanno mostrato che gli hedge fund e i gestori di fondi di materie prime liquidavano posizioni da settimane.

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