Petrolio: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Possibile calo di tensione in Medio Oriente pesa sui prezzi

Lunedì, poco dopo l’apertura della sessione regolare, i future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sullo standard internazionale, il Brent, si muovono in maniera contrastante. Il volume è basso poiché gli investitori digeriscono gli sviluppi nel corso del fine settimana, che suggeriscono un calo di tensione in Medio Oriente. Inoltre, sta pesando sui prezzi anche il timore di un  rallentamento dell’economia globale.

Alle 12:15 GMT, i future sul greggio WTI con scadenza a settembre si attestano a $ 56,28, in rialzo di $ 0,08 (+0,16%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a ottobre si attestano a $ 63,34, in calo di $ 0,03 (-0,08%).

Tensioni in Medio Oriente

Le tensioni rimangono alte in Medio Oriente; l’Iran ha rifiutato di rilasciare la nave cisterna battente bandiera britannica sequestrata, ma ha concesso all’India l’accesso consolare a 18 membri dell’equipaggio indiani. Nel frattempo, secondo la stampa la Danimarca ha accolto con favore la proposta del governo britannico di condurre una missione navale a guida europea per garantire spedizioni sicure attraverso lo stretto di Hormuz, il passaggio petrolifero più importante del mondo.

Inoltre, gli Stati Uniti stanno anche lavorando a un’iniziativa multinazionale per la sicurezza marittima nel Golfo. Durante il fine settimana, una riunione d’emergenza con le parti coinvolte nell’accordo iraniano del 2015 è stata definita costruttiva dal funzionario iraniano Abbas Araqchi. Tuttavia, l’incontro si è concluso con questioni irrisolte e Teheran ha affermato che, se gli europei non riusciranno a salvare il patto, continuerà a ridurre i suoi impegni sul nucleare. Dalla riunione erano inclusi gli Stati Uniti.

Altre notizie

Gli Stati Uniti e la Cina avvieranno un’altra serie di colloqui commerciali questa settimana. Le aspettative di progressi durante l’incontro di due giorni a Shanghai sono basse. I trader ritengono che la lunga disputa tra le due potenze economiche sia responsabile del rallentamento della crescita al di fuori degli Stati Uniti che sta essenzialmente costringendo la Fed a ridurre i tassi in settimana. Secondo Baker Hughes, la scorsa settimana le compagnie energetiche statunitensi hanno ridotto il numero di piattaforme petrolifere operative per la quarta settimana di fila, in calo per l’ottavo mese consecutivo.

Previsione giornaliera

In assenza di nuovi sviluppi in Medio Oriente, i prezzi potrebbero andare alla deriva fino a martedì inoltrato, quando l’American Petroleum Institute pubblicherà i dati settimanali sulle scorte.