Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Settimanale dal 20 al 25 Febbraio 2017

Published: 20 feb 2017, 09:06 UTC3min read
La scorsa settimana i contratti future sul petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e sullo standard internazionale, il Brent, hanno oscillato all’interno della gamma dei sette giorni precedenti, circostanza che segnala un clima di diffusa indecisione fra i trader e un imminente aumento di volatilità. Per la sesta settimana
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La scorsa settimana i contratti future sul petrolio greggio statunitense, lo West Texas Intermediate, e sullo standard internazionale, il Brent, hanno oscillato all’interno della gamma dei sette giorni precedenti, circostanza che segnala un clima di diffusa indecisione fra i trader e un imminente aumento di volatilità. Per la sesta settimana consecutiva (sostanzialmente dall’inizio dell’anno, quando l’Opec ha attuato il suo piano di tagli alla produzione) i mercati del petrolio greggio sono stati frenati dai rapporti che parlano di un aumento delle scorte negli Stati Uniti e sostenuti da una adesione crescente al programma di riduzione della produzione giornaliera da parte dell’Opec, dell’eccesso di offerta globale e di stabilizzazione dei prezzi.

WTI Grafico Sett.

I future sul petrolio greggio WTI con scadenza ad aprile hanno chiuso la settimana $ 53,78, in ribasso da inizio settimana di $ 0,55 (-1,01%) mentre il future sul petrolio Brent con scadenza ad aprile hanno chiuso a $ 55,31, in ribasso di $ 0,89 (-1,57%).

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Stando ai dati settimanali sulle scorte diffusi dall’agenzia informazione sull’energia USA (EIA), nella settimana conclusasi il 10 febbraio le riserve di petrolio USA avrebbero raggiunto un volume record di 518,2 milioni di barili, mentre le riserve di benzina avrebbero toccato un volume record di 259,1 milioni di barili, per un incremento pari a 2,8 milioni di barili.

I dati della EIA segnalano anche una produzione di petrolio Usa sul mercato internazionale a livelli record pari a 7 milioni di barili di petrolio greggio, in una fase in cui l’Opec potrebbe aver ridotto la produzione giornaliera di un quantitativo simile, circostanza che conferma come i produttori USA riescano a colmare il vuoto creato dall’Opec. Questo indica anche che la produzione di scisto potrebbe permettere ai produttori USA di conquistare un ruolo da protagonista nel mercato globale delle esportazioni. Un milione di barili prodotti negli Stati Uniti vengono esportati ogni giorno, circa il doppio dei livelli toccati appena una settimana prima.
Se la scorsa settimana la produzione di petrolio negli USA è rimasta stabile a poco al di sotto di 9 milioni di barili al giorno, il governo ha però dichiarato di prevedere per il prossimo mese un aumento della produzione di scisto di 80.000 barili al giorno, per una produzione totale che il prossimo anno dovrebbe raggiungere i 9,5 milioni di barili al giorno.

Brent Grafico Sett.

Nonostante l’enorme volume di esportazioni, gli Stati Uniti sono riusciti comunque a stoccare 9,5 milioni di barili nella settimana conclusasi il 10 febbraio, anche grazie alle importazioni per 7,5 milioni di barili. Sul fronte invece dell’Opec, l’adesione al programma di riduzione della produzione giornaliera avrebbe raggiunto il 90%, un risultato ritenuto soddisfacente; secondo indiscrezioni, qualora non dovesse raggiungere i propri obiettivi, l’Opec potrebbe valutare un’estensione del programma dopo luglio.

Previsioni

Iniziamo una nuova settimana con i mercati del petrolio sovraccarichi di posizioni long, perlopiù in mano a fondi speculativi e di commodity. Le cose cambieranno presto, perché l’azione di prezzo suggerisce che nuovi compratori esitano a comprare in scia al trend rialzista; questo potrebbe indurre i fondi speculativi a scuotere lievemente l’albero per spingere fuori dal mercato le posizioni long più deboli.

Da un punto di vista tecnico, l’avanzata del WTI è stata frenata dal livello $ 54,99, mentre a fungere da supporto è stato il livello $ 52,40. Il mercato potrebbe subire un’inversione rialzista a fronte di una netta rottura del livello $ 55,00. A fronte di ondata di vendite, tenete sotto controllo i livelli di supporto $ 51,05 e $ 49,66.

Sul fronte dei fondamentali, le riserve crescenti negli USA eserciteranno un’influenza ribassista mentre una crescente adesione al programma dell’Opec fungerà da supporto. Fattori esterni che potrebbero influenzare l’azione di prezzo sono il dollaro USA e la presunta estensione del piano dell’Opec.

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