Previsioni su Oro, Petrolio e Gas Naturale: il Greggio Apre Ancora in Calo Verso Nuovi Minimi
Si apre una nuova settimana per oro, petrolio e gas naturale, dopo gli ultimi giorni che hanno visto nuovamente nel dollaro il principale vettore di volatilità.
La scorsa settimana l’oro si è assestato intorno ai 1935 dollari, dopo aver tentato in più di un’occasione un rialzo vicino alla soglia psicologica dei 2000 dollari l’oncia. Il valore attuale, sotto i 1950 dollari, potrebbe rappresentare una nuova area nevralgica per il metallo prezioso.
Your capital is at risk
Quanto al petrolio e al gas naturale, entrambe le risorse si sono sensibilmente contratte a causa del lieve rafforzamento del dollaro USD.
Nello specifico, il greggio Wti è sceso fin sotto i 40 dollari al barile, in una soglia critica che potrebbe non rappresentare l’estremo sud del trend di breve periodo.
Il gas naturale si è contratto invece intorno ai 2,5 dollari, ma in questo caso la volatilità era prevedibile e non si può escludere già in questi giorni un nuovo rimbalzo nella fascia compresa tra i 2,4 e i 2,8 dollari.
In tutti e tre i casi, sarà appunto l’andamento del dollaro a trainare i prezzi, oltre ad alcuni eventi macroeconomici che vengono indicati in seguito.
Il petrolio potrà trovare un sollievo o un ulteriore calo del prezzo a seconda dei dati delle scorte USA, mentre l’oro sarà legato a diversi dati macroeconomici americani e alla riunione della BCE.
Il Calendario Economico dell’Eurozona
Anche questa settimana sarà ricca di importanti market movers a livello globale. Si parte oggi con il saldo della bilancia commerciale cinese nel mese di Agosto 2020, a cui si affianca la produzione industriale tedesca di Luglio e l’Indice Sentix della fiducia degli investitori per questo mese a livello europeo, atteso solo in lieve miglioramento.
Domani diversi dati dal Giappone, con i consumi delle famiglie, informazioni aggiornate sulla retribuzione e sui prestiti bancari e il PIL del secondo trimestre, il cui calo potrebbe superare il -8%.
In Europa si conosceranno invece la bilancia commerciale tedesca e francese e i dati sulle vendite al dettaglio italiane. Saranno resi noti, inoltre, il PIL trimestrale a livello europeo e la variazione dell’occupazione; entrambi i market movers impatteranno sicuramente sui mercati azionari del vecchio continente.
Mercoledì si continua con l’IPC cinese e con diversi dati dagli Stati Uniti, come gli indici sul mercato dei mutui e le scorte settimanali di petrolio.
Giovedì sarà una giornata molto importante per l’Unione Europea, in cui l’attenzione sarà catalizzata dal bollettino della BCE e le eventuali decisioni sul tasso d’interesse, che si attende comunque invariato. La conferenza stampa è attesa per le ore 14:30.
Ci sarà posto anche per i dati sulla produzione industriale italiana e per i dati aggiornati a livello settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione USA e sulle scorte e importazioni di greggio.
Infine, nella giornata di Venerdì sarà il turno del PIL della Gran Bretagna (attesa una contrazione intorno al -7%), della sua produzione industriale e manifatturiera, oltre che della bilancia commerciale.
Dagli USA, si attende invece l’indice dei prezzi al consumo e la dichiarazione mensile sul bilancio del budget federale, che potrà rivestire un ruolo fondamentale per l’andamento del dollaro.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.