Russia e Tassazione Criptovalute: Bastano le Leggi Esistenti
Questo quanto si apprende dal quotidiano online russo Izvestiya, secondo il quale a riferire l’importante novità è stato Anatoly Aksakov, il presidente del Comitato sui mercati finanziari della Duma.
La legge dovrebbe essere approvata entro la sessione autunnale della Duma e non riguarderà solo le criptovalute, ma più in generale si tratterà di un disegno di legge sulle attività finanziarie digitali.
Your capital is at risk
Tassazione sulle Criptovalute in Russia
Secondo quanto riferito dal presidente del comitato, Aksakov, la legge non includerà schemi di tassazione separati per i possessori di criptomonete. Ciò significa che le criptovalute saranno soggette alle attuali tasse sul reddito. Per quanto riguarda le persone fisiche pagheranno l’imposta già prevista sul reddito personale (solo il 13%), mentre le persone giuridiche pagheranno le tasse in base a quanto le leggi russe prevedono per la loro categoria aziendale.
Tassazione sull’Attività di Mining in Russia
La legge riguarda anche le persone fisiche e le società operanti in Russia nell’attività di estrazione delle crittovalute (il mining). E solo nel caso in cui in futuro il governo dovesse ritenerlo opportuno, ci saranno eventuali regimi fiscali separati per l’industria del mining. Al momento nulla è previsto in tal senso.
Un Passo Avanti Verso la Legittimazione
La proposta di legge si trova ora presso la camera bassa del parlamento russo, dove un gruppo di specialisti è al lavoro sulla preparazione degli emendamenti alla seconda lettura del progetto di legge sulle attività finanziarie digitali.
Il Ministero delle Finanze russo ha ribadito in una nota che non intende affermare il principio secondo cui ci saranno altre monete a corso legale oltre il rublo, quest’ultimo è e resta l’unica moneta della Russia. Allo stesso tempo possedere criptovalute in Russia sarà più semplice e soprattutto non creerà più problemi ai contribuenti al momento della dichiarazione dei redditi personali e delle attività imprenditoriali.
La Tassazione Separata
Potrebbe passare in futuro la linea del regime fiscale separato per l’estrazione delle valute digitali e il possesso di criptovalute. Il vice presidente dell’Associazione delle banche della Russia Anatoly Kozlachkov, si fa portavoce di questa linea appoggiata da molti professionisti.
Le disposizioni in materia di tassazione potrebbero essere aggiunte anche dopo l’entrata in vigore del disegno di legge.
Ma c’è chi non è d’accordo come l’analista di Discovery Broker Timur Nigmatullin, intervistato dal quotidiano Izvestiya. Secondo il parere di Nigmatullin, il regime separato per le criptovalute rischia di creare le premesse favorevoli per l’evasione delle tasse. In particolare se si dovesse introdurre un carico fiscale più alto rispetto a quanto previsto dalle leggi ordinarie (il già citato 13%). Anche le società che usano tali strumenti potrebbero trovarsi in difficoltà se si adottasse una tassazione separata.
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Come Stanno le Cose in Italia?
Nei fatti non esiste alcuna legge approvata dal Parlamento italiano che metta mano alla questione. Fino ad ora il contribuente si è dovuto affidare allo strumento dell’interpello inviato all’Agenzia delle Entrare.
L’interpello è uno strumento efficace per risolvere condizioni singolari non coperte dalle leggi del nostro ordinamento, ma non fanno giurisprudenza e non si possono applicare ad altri contribuenti.
Le criptovalute, però, non sono più una condizione singolare in Italia come potevano esserlo nel 2012 o nel 2013. Tantissimi italiani hanno comprato e venduto anche piccole quantità di valute digitali, anche solo per testarle. Una legge, anche solo che le faccia rientrare nella normale tassazione sul reddito personale, potrebbe essere un passo iniziale, così come sta facendo la Russia.