Tlc, Ue pronta ad approvare joint venture pubblicitaria – fonti

Published: 1 feb 2023, 16:53 UTC1min read
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BRUXELLES (Reuters) – Il piano di Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e Vodafone di sfidare le Big Tech con una propria joint venture pubblicitaria è destinato a ottenere l’approvazione incondizionata dell’antitrust Ue.
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BRUXELLES (Reuters) – Il piano di Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e Vodafone di sfidare le Big Tech con una propria joint venture pubblicitaria è destinato a ottenere l’approvazione incondizionata dell’antitrust Ue.

Lo hanno detto da fonti a conoscenza della situazione.

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La joint venture segna il primo tentativo delle imprese delle telecomunicazioni di sfidare Meta e Google, controllata di Alphabet, nel redditizio settore della pubblicità online e di diversificare i propri flussi di entrate.

Google è la principale piattaforma per la vendita di pubblicità online al mondo, ben prima di Meta, un settore che genera circa l’80% delle entrate dell’azienda.

La Commissione europea, che dovrebbe decidere sull’operazione entro il 10 febbraio dopo l’esame preliminare, e Vodafone non hanno commentato.

Telefonica ha fatto riferimento alla dichiarazione congiunta con l’autorità di vigilanza antitrust dell’Ue, mentre Deutsche Telekom e Orange non hanno risposto alle richieste di commento.

L’autorità garante della concorrenza Ue descrive la joint venture come una soluzione di identificazione digitale basata sulla privacy, volta a supportare le attività di marketing e pubblicità digitale di brand e inserzionisti.

All’inizio della settimana Beuc, il gruppo paneuropeo dei consumatori, ha espresso preoccupazioni in merito alle modalità di raccolta dei dati da parte della joint venture e sul modo in cui i partner intendono ottenere il consenso degli utenti.

Il Beuc ha esortato Margrethe Vestager, responsabile dell’antitrust Ue, a garantire che la joint venture sia conforme alle norme sulla privacy europee e che le società non ostacolino i rivali che potrebbero offrire un prodotto che tuteli maggiormente la privacy.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)

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