Ue, quindici Stati membri chiedono di accelerare accordi commerciali

Published: 20 giu 2022, 12:38 UTC2min read
BRUXELLES (Reuters) – Quindici governi dell’Unione europea hanno chiesto alla Commissione di accelerare la conclusione di accordi di libero scambio per garantire la crescita economica a lungo termine e la propria posizione geopolitica nel mondo.
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BRUXELLES (Reuters) – Quindici governi dell’Unione europea hanno chiesto alla Commissione di accelerare la conclusione di accordi di libero scambio per garantire la crescita economica a lungo termine e la propria posizione geopolitica nel mondo.

In una lettera al commissario europeo per il Commercio Valdis Dombrovskis, vista da Reuters, 15 ministri dell’Economia, degli Esteri e del Commercio hanno dichiarato che la guerra in Ucraina e la pandemia di Covid-19 hanno messo in evidenza la necessità di assicurarsi catene di approvvigionamento resilienti, partenariati strategici e scambi commerciali aperti.

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Con diverse potenze in lizza per la leadership e la formazione di nuove alleanze, la Ue deve accelerare la propria spinta commerciale. Secondo i ministri, un posto di lavoro su sette nella Ue dipende dal commercio.

Il Partenariato economico globale regionale (Rcep), il più grande accordo commerciale al mondo che include Cina, Giappone e Australia, è entrato in vigore all’inizio del 2022, poco più di un anno dopo la sua firma.

“Questo dovrebbe costituire un campanello d’allarme per l’Europa”, hanno affermato i ministri, aggiungendo che l’Unione europea sta perdendo tempo.

La Ue ha siglato un accordo con il blocco del Mercosur, composto da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, nel 2019, ma lo ha temporaneamente sospeso a causa delle preoccupazioni legate alla deforestazione dell’Amazzonia. Un nuovo accordo con il Messico, del 2018, deve ancora essere sottoposto alla ratifica della Ue.

L’Unione è inoltre impegnata in colloqui commerciali con Australia, Nuova Zelanda, Indonesia e India. 

I diplomatici della Ue affermano che la Francia, che ha la presidenza di turno dell’Unione, ha interrotto le iniziative per l’approvazione degli accordi commerciali per non interferire con le elezioni presidenziali e legislative. 

La Francia risentirebbe dell’aumento delle importazioni di carne bovina che tali accordi potrebbero comportare, ma ha smentito di voler bloccare gli accordi.

La Repubblica Ceca assumerà la presidenza di turno della Ue l’1 luglio, seguita da Svezia e Spagna, tutti firmatari della lettera.

Gli altri stati firmatari sono Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Slovenia.

Anna Hallberg, ministro del Commercio della Svezia, paese promotore della lettera, ha detto che il proseguimento degli accordi, con garanzie ambientali, sarà una priorità centrale della presidenza svedese della Ue.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)

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