Zona euro, banche continueranno a restringere accesso al credito – sondaggio Bce

Updated : 19 lug 2022, 10:38 UTC1min read
FRANCOFORTE (Reuters) – Le banche della zona euro hanno ristretto l’accesso al credito nel secondo trimestre e continueranno a inasprire gli standard di credito nel trimestre in corso, in quanto la loro propensione al rischio è diminuita, secondo uno studio della Banca centrale europea.
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FRANCOFORTE (Reuters) – Le banche della zona euro hanno ristretto l’accesso al credito nel secondo trimestre e continueranno a inasprire gli standard di credito nel trimestre in corso, in quanto la loro propensione al rischio è diminuita, secondo uno studio della Banca centrale europea.

Con la guerra russa in Ucraina che ha compromesso la fiducia e portato il blocco verso la recessione, le banche sono diventate più selettive nella concessione dei prestiti, il che potrebbe rafforzare il rallentamento in corso.

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“Le banche hanno riferito che la percezione dei rischi legati alle prospettive economiche, alla situazione specifica del settore o dell’impresa e la minore tolleranza al rischio delle banche hanno avuto un forte impatto restrittivo sugli standard di credito”, scrive la Bce.

Nel secondo trimestre, la domanda di credito da parte delle imprese è aumentata in quanto le aziende hanno dovuto continuare a finanziare gli investimenti. Ma le banche hanno indicato un ulteriore “considerevole” inasprimento dei loro standard di credito.

“Nel terzo trimestre del 2022, le banche della zona euro prevedono un inasprimento netto degli standard di credito per i prestiti alle imprese di entità analoga a quella del secondo trimestre”, ha detto la Bce.

Nel secondo trimestre, inoltre, le banche hanno segnalato un “forte” inasprimento degli standard di credito per i prestiti per la costruzione di immobili e un moderato inasprimento netto per il credito ai consumatori.

Per il trimestre in corso, le banche si aspettano un ulteriore inasprimento netto degli standard di credito per tutti i prestiti alle famiglie, mentre è probabile una “forte” diminuzione netta della domanda di prestiti per l’edilizia residenziale.

(Tradotto da Alice Schillaci, editing Gianluca Semeraro)

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